Fu portata a compimento nel settembre del 1987. Si snoda da Piazza Cavour fino al piazzale del Santuario. Rispetta fedelmente la struttura della preesistente scalinata, realizzata nel 1925, modificandone le pedate e le altezze degli scalini al fine di rendere più agevole il percorso. Particolarmente curato è stato l'aspetto decorativo e cromatico della pavimentazione: ne sono così derivati piacevoli intrattenimenti culturali lungo la scalinata.
Il primo tratto, pianeggiante e angusto, attraversa il rione Colle per poi allargarsi in una piazzetta, sulla cui pavimentazione sono riportati motivi ludici dei ragazzi di qualche tempo passato: il gioco della corda, della palla, ecc. Sulla parete di destra della medesima piazzetta si può ammirare una interessante opera dello stesso Quinto: nella roccia sono scolpite figure di bambini che giocano, insieme ad una madre che, mentre allatta, vigila sugli altri figli. In fondo alla piazzetta inizia la scalinata vera e propria, là dove una volta c'era la Porta del Colle, i cui cardini sono ancora visibili, che di fatto divideva la campagna dal centro e presso la quale la Madonna apparve a Gabriel Mattei. Suggestivo è lo scenario che si può ammirare attraverso di essa: la scalinata sembra salire su, verso l'infinito, immensa, luminosa e affascinante. La Scalinata si compone di 110 scalini; di questi ben 83 sono stati destinati a contenere dei mosaici aventi per argomento il tema della pace (di qui il nome di “Scalinata della Pace”), realizzati su bozzetti di artisti di tutto il mondo dal maestro francese Bruno Amman. I mosaici si susseguono lungo il percorso come tanti fotogrammi di un'unica sequenza cinematografica, fino a formare, tutti insieme, un unico grande “Mosaico della Pace”.